Le cisti epatiche sono formazioni all’interno del fegato, a contenuto fluido (questo liquido è prodotto dall’epitelio che riveste la parete della cisti) che ha una composizione simile al plasma.

Le cisti, in genere, presentano pareti regolari e sottili (caratteri di benignità) con un volume che non supera i 2 cm, a diversa distribuzione spaziale.

La presenza di cisti epatiche è un problema abbastanza frequente, soprattutto nelle persone anziane; vengono segnalate in occasione di un esame ecografico eseguito per motivi diversi o in occasione di un check-up di routine.

Sintomi:
In genere le cisti semplici sono asintomatiche, le cisti più voluminose possono causare:

  • Un dolore sottocostale a destra
  • Gonfiore addominale
  • Senso di pienezza
  • Presenza di una massa addominale rilevabile al tatto (nei rari casi in cui la cisti ostruisce un dotto biliare)

Perché si formano: più fattori possono contribuire alla loro formazione

  • A) Fattori genetici (dilatazione dei dotti biliari durante lo sviluppo embrionario
  • B) Fattori congeniti
  • C) Fattori ambientali
  • D) Infezioni parassitarie (cisti da echinococco)
  • E) Malattia policistica epatica caratterizzata dalla presenza di numerose cisti all’interno del fegato o in altri organi (spesso rene)
  • F) Malattia di Caroli: cisti multiple nelle vie biliari intraepatiche

In rari casi la cisti può rompersi e causare dolore acuto e complicazioni come infiammazione ed infezioni al fegato.

LA DIAGNOSI
L’ecografia è il primo approccio diagnostico che viene utilizzato per studiare una cisti epatica evidenziata in modo occasionale.

È un esame semplice, nella esecuzione, sicuro, con tempi di prenotazione ridotti, costi bassi, risposta in tempo reale.

Questo esame permette di valutare le dimensioni, il numero, la distribuzione spaziale, segni ecografici orientativi per la natura della cisti.

La possibilità che una cisti possa essere maligna, determina, sempre, una certa preoccupazione nel paziente soprattutto se intervengono alcuni segnali:

  • Rapido aumento delle dimensioni
  • Variazione nella forma
  • Presenza di noduli solidi nel suo interno
  • Ispessimenti irregolari
  • Comparsa di sintomi sistemici (perdita di peso senza spiegazione, febbre persistente)

In queste condizioni è opportuno integrare l’ecografia con:
Elastosonografia: che viene utilizzata per distinguere una cisti semplice (benigna) da una cisti complessa che può essere espressione di una infiammazione o di patologie più significative.

L’elastosonografia, inoltre, può essere utilizzata per monitorare l’evoluzione della cisti nel tempo, valutandone le caratteristiche.

In alcuni casi l’elastosonografia viene utilizzata per eseguire una biopsia ecoguidata.

Vantaggi dell’elastosonografia:

  • Metodica non invasiva
  • Metodica indolore
  • Metodica rapida (l’esame dura pochi minuti e viene eseguita in laboratorio)
  • Metodica ripetibile per seguire l’evoluzione della cisti

L’evoluzione della cisti:
L’elastografia può aiutare il Medico nell’orientamento clinico e nella terapia. Quando l’ecografia e l’elastosonografia non dissipano i dubbi del medico, si può fare ricorso alla Tac ed alla RM con m.d.c.

Trattamenti:
la cisti semplice non richiede alcun trattamento, si consiglia solo il monitoraggio nel tempo con l’ecografia e secondo il calendario concordato con il medico di medicina generale o con il medico ecografista.

Quando la cisti aumenta di volume, o quando si manifestano alcuni segnali, segnalati nei sintomi, può essere necessario il drenaggio ecoguidato o tramite la “finestratura “ossia la rimozione di una parte della parete della cisti per agevolare il drenaggio (è un intervento in laparoscopia poco invasivo e con tempi di recupero brevi).

Nei rari casi di cisti di alto volume può essere consigliata la resezione chirurgica.

Prevenzione:
Non esiste una prevenzione specifica, si raccomanda:

  • Stile di vita salutare tale da rispettare la salute del fegato
  • Non fumare
  • Riduzione degli alimenti ipercolesterolemici
  • Limitare o escludere le bevande alcoliche
  • Il caffè, secondo alcuni studi, non farebbe male al fegato, anzi hanno dimostrato che due caffè al giorno potrebbero avere un’azione protettiva verso la fibrosi epatica.

Presso lo studio si può prenotare:

Le notizie di cui sopra rivestono caratteri generali e non hanno intenzione di sostituirsi ai consigli e prescrizioni del Medico di fiducia o dello specialista.

Per informazioni o prenotazioni:
Studio Medico Sammarra
Via Giorgio De Chirico 89/C – Saporito di Rende (CS)
Telefoni: (+39) 0984 465176(+39) 348 370623
E-Mail: [email protected]
Sito Web: www.studiomedicosammarra.it

Progetto “Prevenzione è Salute”
Responsabile dr Cosmo Sammarra

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