Molte diete si concentrano su calorie e grammi ma non prendono in considerazione la salute del fegato; eppure il peso corporeo dipende anche dal buon funzionamento di quest’organo che è sottoposto ogni giorno ad un superlavoro.
FUNZIONI DEL FEGATO:
Ha il compito di smaltire le tossine che, quando non vengono eliminate, possono rallentare la funzionalità della tiroide e di conseguenza fare assimilare di più. Un aumento delle sostanze di scarto ostacola, inoltre, l’attività dell’intestino e il drenaggio dei liquidi da parte del sistema linfatico e dei reni, favorendo la comparsa di gonfiore, ritenzione idrica e aumento del peso.
Dal benessere epatico dipende anche la salute del cervello, delle ossa, degli occhi e del cuore.
Il fegato filtra 1,4 l di sangue al minuto, riconoscendo ed eliminando i batteri nocivi, tossine, residui di farmaci, globuli rossi danneggiati.
Svolge, inoltre, funzioni metaboliche fondamentali:
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produce la bile
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emulsiona i grassi
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sintetizza il colesterolo ed i trigliceridi
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demolisce l’insulina
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modula la glicemia
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presiede ai processi di trasformazione delle proteine in energia.
I PROCESSI DI METOX DEL FEGATO
Fase 1 – conversione:
le tossine presenti nell’organismo ( per lo più liposolubili, cioè che si sciolgono nei grassi) vengono modificate dal fegato in sostanze idrosolubili, eliminabili con la bile. Questa trasformazione rende gli scarti più instabili e capaci di produrre radicali liberi. Per limitare i danni, bisogna assumere antiossidanti, vit C, E, del gruppo B e carotenoidi, precursori della vitamina In questo modo il processo di conversione avverrà molto più velocemente.
Fase 2- coniugazione:
i radicali liberi vengono metabolizzati. Per favorire questo passaggio servono alcuni enzimi la cui azione è agevolata dalle proteine nobili.
Fase 3 – esecuzione:
i prodotti di scarto ormai diventati idrosolubili vengono trasportati fuori dalle cellule e immessi nella bile ( oppure nelle urine) per poi essere eliminati.
COME AIUTARE IL FEGATO:
Riequilibrare il microbiota. Se la flora batterica dell’intestino è in equilibrio, anche la salute del fegato ci guadagna. Esiste, infatti, una stretta interconnessione tra questi due organi che collaborano alla “pulizia” dell’organismo. Quindi nella dieta non possono mancare elementi ricchi di fermenti probiotici come yogurt, kefir, riso, tempeh, crauti.
PUNTA SULLE PROTEINE NOBILI
Sono formate da tutti gli amminoacidi essenziali, che vengono utilizzati dal fegato per produrre glutatione, una sostanza dall’azione antiossidante e disintossicante.
Nella nostra alimentazione vanno introdotti pesce ed uova, queste ultime spesso considerate nemiche del fegato per il loro contenuto di colesterolo ma forniscono, oltre alle proteine nobili, anche la colina, una vitamina importante nel metabolismo dei trigliceridi; quando questa scarseggia i grassi si accumulano nel fegato, danneggiandolo.
La colina è presente anche nella soia, nelle noci e nella verdura a foglia verde.
INTRODURRE NELLA DIETA GRASSI SANI
Bisogna portare in tavola anche grassi essenziali Omega 3 (di cui sono ricchi le sardine, le alici, gli sgombri, tonno e salmone) e i monoinsaturi (contenuti nella frutta secca, nell’olio di oliva, nei semi). Questi hanno proprietà antinfiammatorie ed inoltre permettono all’organismo di assorbire vitamine liposolubili dall’azione antiossidante, come la E e la A che rendono più efficiente l’opera di smaltimento delle tossine.
Ridurre il consumo di grassi “cattivi” in particolare quelli saturi presenti nei formaggi, nel burro, nella carne rossa, nei salumi, nell’olio di palma.
Abbondare con le fibre solubili (avena, legumi, semi di lino) e quelle insolubili (frutta secca, crusca, riso integrale, buccia della frutta). Ricordiamoci che con frutta e verdura ci assicuriamo il pieno di vitamine, minerali ed antiossidanti utili per smaltire le tossine.
LIMITARE GLI ZUCCHERI
E’ utile sostituire i cibi a base di cereali raffinati (pane, pasta, riso bianco) con quelli preparati con chicchi integrali ricchi di fibre. Evitare di assumere troppi zuccheri e non esagerare con il fruttosio che, a differenza del glucosio, arriva dritto al fegato dove può essere immagazzinato sotto forma di trigliceridi e può provocare danni.
LIMITARE IL VINO
Se assunto a dosi elevate, più di 1 bicchiere al giorno per le donne e più di 2 bicchieri al giorno per gli uomini, costringe il fegato ad un superlavoro per convertire l’etanolo in sostanza eliminabile con l’esina. Ricordiamoci, inoltre, che l’alcool fornisce 7 cal/gr e quindi contribuisce all’accumulo di grasso nel fegato.
N.B. Un fegato steatosico o grasso favorisce l’infiammazione dell’organismo e favorisce la comparsa di disturbi cardiovascolari, neurologici e la formazione di tumori.
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