L’ipertensione è un aumento anomalo e duraturo dei valori della pressione arteriosa rispetto ai valori normali.

Si parla di ipertensione già quando i valori sono uguali o maggiori di140 mm Hg per la pressione sistolica o massima e di 90 mm Hg per la pressione diastolica o minima.

La pressione è ottimale quando la sistolica è inferiore ai 120 mm Hg e la diastolica è inferiore agli 80 mm Hg.

Valori tra i 130 e 139 mm Hg sono da considerarsi tra i limiti elevati della norma per la pressione sistolica.

Valori compresi tra 85 e 89 mm Hg sono da considerarsi i limiti alti della norma per la pressione diastolica.

Al di fuori di questi limiti si parla di ipertensione nei suoi vari gradi.

SISTOLICA DIASTOLICA GRADO
LIEVE 140/159 90/99 I grado
MODERATA 160/174 100/104 II grado
GRAVE 180 e oltre 110 e oltre III grado

Basta che anche uno solo di questi valori sia alterato per fare classificare un paziente in quella classe.

Se entrambi i valori sono più elevati dei valori normali, il paziente sarà inserito nella classe indicata dal valore superiore.

Esiste anche un altro modo per classificare l’ipertensione. Questo è basato sulla ricerca della causa.

Rimarrete sbalorditi nel sentire che nel 95% dei casi non è riconoscibile una causa apparente e viene definita con differenti terminologie: ipertensione essenziale, primitiva, idiomatica, criptogenetica.

Nella rimanente percentuale (5%) l’ipertensione ha una causa riconosciuta (viene definita ipertensione secondaria).

CAUSE
Sono molte e protratte nel tempo; ipertesi non lo si diventa di colpo, ma poco per volta negli anni. Non si tratta di una patologia caratteristica delle persone anziane come tanti ancora pensano; tutt’altro, il più elevato numero di ipertesi è raggruppato tra i 40 ed i 65 anni.

Spesse volte l’ipertensione esordisce negli anni giovanili (sono i casi più gravi) e si sviluppa lentamente senza dare segni di sè; con una scelta di termini che più si adatta e che non merita commenti è stata chiamata “ Killer silenzioso”. Altre volte insorge e si sviluppa in età più matura. Qualunque sia l’età di insorgenza la malattia vascolare ipertensiva si configura sempre come l’espressione di tante anomalie:

  • Predisposizione ereditaria
  • Abitudini di vita
  • Stress
  • Tabagismo
  • Iperattività ortosimpatica

che insieme concorrono alla comparsa ed all’evoluzione del quadro patologico.

EFFETTI DELL’IPERTENSIONE
Cuore, cervello, rene e retina sono gli organi bersaglio per eccellenza.
L’infarto del miocardio, la cardiopatia ipertensiva, lo scompenso cardiaco, l’ictus cerebrale, l’alterosclerosi, l’insufficienza renale, le alterazioni della vista, sono solo alcune delle malattie che derivano da un perdurare nel tempo (sconosciuta o mal curata) di una pressione arteriosa elevata.

Gli effetti dell’ipertensione possono essere acuti o cronici:

I primi sono dovuti al superlavoro cui sono sottoposti cuore e vasi ( ictus, infarto, angina, edema polmonare, rottura di un aneurisma)

I secondi sono dovuti all’usura cronica e progressiva delle arterie che mal tollerano la vasocostrizione continua cui sono sottoposte al punto da alterare la propria struttura anatomica. La pressione alta non è una malattia nel senso stretto della parola, ma è l’espressione di uno squilibrio tra la quantità del sangue circolante all’interno delle arterie e lo stadio di dilatazione o costrizione del sistema vasale all’interno dei quali esso scorre.

La pressione è l’espressione del rapporto tra sangue e vasi, tra contenente e contenuto. Può variare la quantità del sangue che può aumentare o diminuire e la pressione aumenta o si riduce.

Può variare la dimensione del lembo vascolare che può aumentare (dilatazione) o ridursi (vasocostrizione) e la pressione si riduce o aumenta.

Questo squilibrio può essere determinato da varie disfunzioni o malattie e, alla lunga, causa danni irreversibili e catastrofici a carico di numerosi organi vitali.

Sotto questo aspetto la pressione alta è la più importante causa di malattia del nostro tempo.

PREVENZIONE
Si comincia con una buona diagnosi, la più precoce possibile che dovrà prima di tutto escludere tutti quei fattori che possono favorire l’ipertensione: alimentazione scorretta, fumo, abusi alcolici, trattamenti cortisonici, contraccezione farmacologia, utilizzo di spray decongestionanti nasali, per ricordare i più frequenti e noti, particolare attenzione bisognerà porre nella ricerca e nella eventuale situazione del diabete associato all’ipertensione.

Le due cose rappresentano una associazione micidiale per il determinismo del rischio cardiovascolare.

SEGNALI
I sintomi sono quanto mai variabili da persona a persona.

Spesse volte la scoperta è occasionale; esistono però dei segni inequivocabili di fronte ai quali si deve sospettare la presenza di una ipertensione:

  • Epistassi o sangue dal naso
  • Sensazione di peso alla testa
  • Cefalee
  • Vertigini anche fugaci
  • Ronzii nelle orecchie
  • Disturbi visivi
  • Disturbi della memoria e dell’attenzione
  • Perdita del senso dell’orientamento

Il sangue dal naso e le mestruazioni troppo abbondanti, hanno un significato di valvola di sfogo di fronte ad un aumento pressorio.

Le cefalee, soprattutto notturne, i ronzii auricolari, le sensazioni d’instabilità o di stordimento, di vuoto, le difficoltà respiratorie, un aumentato bisogno di urinare alla notte rispetto al giorno sono segni che non vanno mai sottovalutati.

Le cefalee localizzate alla nuca possono essere significative di microaneurismi cerebrali. La riduzione della vista può essere ad una emorragia o a una lesione retinica. C’è chi lamenta la comparsa di immagini scure davanti agli occhi (mosche volanti) chi di luccichii (scotomi).

Sono segni di sofferenza cerebrale su base vascolare soprattutto del cervelletto.

VALUTAZIONE CLINICA
E’ importante la diagnosi soprattutto per la valutazione del rischio cardiovascolare che è proporzionale ai valori pressori. Non basta una sola visita per stabilire se un paziente è iperteso o no, cosi come non basta una sola misurazione della pressione. Necessitano più misurazioni in base alle quali fare una media.

Queste misurazioni devono essere eseguite nel corso di visite differenti e lontano da terapie mediche eventualmente già in corso, soprattutto se antipertensive

Presso lo studio si può prenotare:

  • Visita internistica mirata all’ipertensione
  • Visita cardiologica completa
  • Ecocolordoppler di vasi sovraortici dell’aorta addominale

Le notizie di cui sopra rivestono caratteri generici e non vogliono sostituirsi ai consigli e prescrizioni del Medico curante e dello specialista.

Per informazioni o prenotazioni:
Studio Medico Sammarra
Via Giorgio De Chirico 89/C – Saporito di Rende (CS)
Telefoni: (+39) 0984 465176(+39) 348 370623
E-Mail: [email protected]
Sito Web: www.studiomedicosammarra.it

Progetto “Prevenzione è Salute”
Responsabile dr Cosmo Sammarra

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