L’artrite reumatoide è un’artrite infiammatoria che interessa fondamentalmente le piccole articolazioni (mani e piedi). E‘ una patologia cronica e progressiva di queste articolazioni, deformandole. Il quadro clinico è variabile con mutazioni anche in corso di malattia.
Manifestazioni cliniche:
- Le articolazioni (soprattutto quelle piccole degli arti) diventano dolorose e rigide. Il dolore persiste per più di 60’ al risveglio e dopo l’inattività
- Possono manifestarsi febbre, debolezza e danni ad altri organi
- La diagnosi si basa spesso sui sintomi e sugli esami del sangue (ricerca del fattore reumatoide) e sulle radiografie
Il quadro clinico più importante è la presenza di una forma iniziale di artrite che costituisce la principale forma di malattia infiammatoria sistemica ad andamento cronico; è la forma di poliartrite più comune. Colpisce elettivamente le articolazioni mobili con particolare interessamento delle piccole articolazioni delle mani e dei piedi; ma può interessare anche le articolazioni portanti come le anche, le ginocchia, le caviglie. Generalmente risparmia la colonna vertebrale; occasionalmente può interessare l’articolazione atlanto-occipitale con una manifestazione clinica altamente invalidante.
Chi colpisce:
L’artrite reumatoide colpisce soprattutto il sesso femminile (con un rapporto donna-uomo pari a 2:1), l’età più colpita fra i 40 e i 50 anni.
Sintomi:
- Astenia
- Perdita di peso
- Mialgie
- Manifestazioni cutanee
- Febbricola
La progressione:
Le membrane sinoviali si infiammano, poi subentrano le erosioni articolari, le deformità, le sublussazioni, in seguito possono essere interessati anche organi interni (polmone, reni, cuore), vasi di piccolo calibro e gli occhi. Quando la situazione si complica, possono insorgere rotture dei tendini, flogosi cutanea (tipo vasculite) e possono venire intaccati anche gli organi di senso.
La diagnosi:
E’affidata inizialmente all’esame ecografico che permette di evidenziare le microlesioni e le formazioni di nuovi vasi grazie all’utilizzo del Power-Doppler. La radiologia tradizionale mette in evidenza solo manifestazioni articolari.
La terapia:
Il reumatologo, si orienta, all’inizio per misure semplici e conservative, questo dopo aver inquadrato la malattia. Le misure semplici mirano ad alleviare i sintomi e comprendono:
- Riposo
- Alimentazione adeguata
- Trattamenti fisioterapici
Le misure più complesse comprendono:
- Terapia farmacologica
- Terapia chirurgica
- Terapia riabilitativa
Obiettivi:
Ridurre l’attività della malattia e modificarne il decorso naturale per garantire al paziente una qualità di vita migliore.
Presso lo studio si può prenotare:
- Visita reumatologica
- Ecografia articolare
- Radiografie mirate delle articolazioni ad ingrandimento
- Visita fisiatrica
Le notizie di cui sopra rivestono caratteri generali e non hanno intenzione di sostituirsi ai consigli e prescrizioni del Medico di fiducia o dello specialista.
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