
L’alimentazione nel soggetto dializzato ha la funzione di nutrire l’organismo ma anche di migliorare la qualità di vita del soggetto in dialisi, permettendo di ridurre alcuni dei sintomi ad essa associati. Gli obiettivi della dieta durante l’emodialisi diventano quindi:
- Prevenire la malnutrizione e mantenere un buono stato nutrizionale
- Introdurre un corretto apporto di proteine e vitamine, controllando allo stesso tempo l’assunzione di liquidi e di sali minerali come sodio, potassio, calcio e fosforo.
ATTENZIONE:
Questi consigli dovranno essere tassativamente approvati ed adattati alla situazione individuale da parte del Nefrologo Curante.
RACCOMANDAZIONI DIETETICHE GENERALI
Il fabbisogno energetico in emodialisi non cambia rispetto al fabbisogno di un soggetto sano; è comunque determinante per mantenere positivo il bilancio dell’azoto. Tutte le Linee Guida concordano nello stabilire di introdurre 35 Kcal/Kg di peso ideale, ridotte a 30 Kcal/Kg di peso ideale se il soggetto ha più di 60 anni o se è sedentario.
Durante la seduta dialitica la rimozione rapida di liquidi può favorire un abbassamento della pressione, provocare crampi, aritmie etc. Inoltre, come già accennato, durante il trattamento dialitico è possibile andare incontro a malnutrizione per inadeguata introduzione di nutrienti.
La nausea e l’alterata percezione del gusto che rappresentano sintomi frequenti possono indurre riduzione dell’appetito nel paziente dializzato. Può succedere anche che avvenga attraverso la dialisi, la rimozione di nutrienti fondamentali come aminoacidi e proteine, perdita di vitamine del gruppo B (B1, B2, B6), acido ascorbico e acido folico.
Attenzione, durante la dialisi, all’iperfosforemia cioè aumento dei livelli di fosforo nel sangue.
A differenza di quanto raccomandato nei pazienti con insufficienza renale non in trattamento dialitico, l’apporto proteico nel paziente dializzato non deve essere limitato. L’apporto proteico necessario per garantire un bilancio azotato positivo o in pareggio deve essere di circa 1-1,2 grammi di proteine per Kg di peso ideale. Il 50% delle proteine assunte con la dieta deve essere di origine animale (carne, salumi, pesce, uova, formaggi).
- Controllare la quantità di fosforo assunta. Un aumento del fosforo stimola anche l’aumento di calcio nel sangue che il nostro organismo “ruba” dalle ossa rendendole più fragili.
- Fare attenzione anche al sodio, presente in grandi quantità in diversi alimenti. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia per la popolazione, in generale, di non superare i 5 g di sale (cloruro di sodio) al giorno. Queste stesse indicazioni vanno bene anche per le persone che fanno dialisi.
- Il potassio è un sale minerale che deve essere assunto in quantità limitate. Se in eccesso può provocare aritmie cardiache; sono possibili perdite di potassio con le feci durante il periodo di dialisi.
- La quantità di acqua giornaliera concessa è di circa 500-600 ml ai quali va sommato l’equivalente eventualmente perso con le urine residue.
ALIMENTI NON CONSENTITI
- Alcolici e superalcolici, dadi per brodo, estratti di carne ,alimenti sotto sale, sott’olio (capperi, olive, carni o pesci in scatola),insaccati , le carni grasse: agnello, oca, anitra, gallina, selvaggina, margarina, maionese, senape, altre salse ,snack salati, noccioline, pop corn.
- ATTENZIONE ai cibi da fast-food perché i processi produttivi adottati prevedono l’uso non dichiarato di additivi contenenti sali fosfati per esaltare i sapori e prolungare la conservazione degli alimenti precotti.
ALIMENTI CONSENTITI CON MODERAZIONE
- Prodotti vegetali (frutta e verdura) sono importanti per il loro contenuto in fibra e micronutrienti ma vanno assunti con moderazione per il loro contenuto in potassio. Non vanno affatto eliminate bensì assunte a porzioni dimezzate ad ogni pasto (esempio: mezza mela, mezza pera o N° 2 mandarini piccoli…). Sconsigliate solo l’anguria e il melone sia per il contenuto in potassio che per una percentuale alta di acqua.
- Legumi. Sono una buona fonte proteica da associare ai cereali per ottenere un ottimo piatto unico (es pasta e fagioli, 1-2 volte a settimana) escludendo però altri alimenti proteici all’interno dello stesso pasto. Inoltre, i legumi sono ricchi in potassio e fosforo per questo il loro consumo deve essere moderato.
- L’acqua e le bevande in generale (brodi, passati, ghiaccio) vanno assunte in quantità controllata.
- Spezie (pepe nero o verde, curry, cumino, zafferano, noce moscata, paprica) perché possono indurre sete.
- Sale. E’ buona regola ridurre quello aggiunto alle pietanze durante e dopo la cottura. Il sale comune non deve essere sostituito con i “sali dietetici” perché ricchi in potassio.
- Caffè. Limitare il consumo, se il medico non lo vieta del tutto, a due tazzine al giorno.
- Vino.
- Alimenti ricchi in potassio: E’ preferibile assumere questi alimenti in piccole quantità, e non associati, nella stessa giornata.
- Frutta secca, semi oleosi.
- Frutta fresca in particolare banana, ribes, kiwi, anguria, melone.
- Patate.
- Alcuni pesci quali la sarda, la triglia, lo scorfano.
- Cioccolata.
- Integratori.
- Alimenti ricchi in fosforo.
- Formaggi quali asiago, caciotta stagionata, caciocavallo.
- Germe di grano.
- Pesce (soprattutto il tonno fresco).
ALIMENTI CONSENTITI E CONSIGLIATI
- Pasta, pana, riso. Consumare tutti i giorni cereali e derivati perché ricchi di carboidrati che rappresentano una buona fonte calorica. Scegliere quelli raffinati e non integrali in quanto hanno un contenuto più basso di potassio.
- Piante aromatiche (aglio, cipolla, limone, ginepro, timo, alloro, basilico, menta, erba cipollina, maggiorana)
- Carne (3-4 porzioni a settimana), tutti i tipi ad eccezione di quelle molto grasse. Scegliere le parti più magre e meno venate. La pelle del pollame deve essere scartata.
- Pesce (4-5 porzioni a settimana), fresco o surgelato ad eccezione delle varietà grasse. Il pesce fresco deve essere lavato in abbondante acqua corrente, perché talora viene conservato in acqua e sale oppure sotto ghiaccio e sale prima della vendita.
- Uova (n° 2 a settimana)
- Latte o yogurt 1 porzione giornaliera.
- Formaggi freschi.
- Formaggi stagionati come il Grana che è un formaggio particolarmente ricco in calcio e il suo consumo favorisce il raggiungimento del fabbisogno giornaliero di calcio, zinco, selenio e vitamine del gruppo B tra cui la B12 oltre alla vitamina A (1 porzione a settimana).
- Affettati (1 porzione a settimana) scegliendo tra quelli magri (es prosciutto crudo, prosciutto cotto).
- Condimenti, privilegiare l’uso di olio di oliva extra vergine oppure scegliere olio di semi (non di semi vari ma di un seme solo, per es. olio di mais, olio di arachidi, olio di girasole).
CONSIGLI COMPORTAMENTALI
- Per evitare una sete eccessiva, si consiglia di vivere in ambienti non troppo caldi e asciutti.
- Per quantificare la quantità di liquidi che si assumono, si consiglia di bere sempre dalla stessa bottiglia.
- Leggere le etichette dei prodotti, soprattutto per accertarsi del loro contenuto in micronutrienti.
- Adeguato controllo della pressione arteriosa.
- Controllare il peso corporeo al mattino prima della colazione.
- Non fumare.
CONSIGLI PRATICI
- Gli ortaggi e le verdure bolliti in due acque, cioè cambiando acqua a metà cottura, perdono buona parte del loro contenuto in fosforo e potassio.
- Quando si ha sete o si ha la bocca secca: succhiare una fetta di limone bere spesso piccole quantità di acqua nell’arco della giornata e non grandi quantità in poche volte (rispettare comunque la quantità giornaliera raccomandata); preferire acqua fredda piuttosto che calda.
Le notizie di cui sopra rivestono caratteri generali e non hanno intenzione di sostituirsi ai consigli e prescrizioni del Medico di fiducia o dello specialista.
Per informazioni e consigli:
Dottoressa Pietramala Anna – Consulente Biologa Nutrizionista – Tel. 0984 465176
Progetto “Prevenzione è Salute”
Responsabile dr Cosmo Sammarra